La Giunta regionale del Lazio ha approvato uno stanziamento di 2.400.000,00 euro per la salvaguardia e valorizzazione delle botteghe e attività artistiche, dei mercati e delle fiere di valenza storica, nonché delle attività storiche di commercio su aree pubbliche.
Lo sportello valutativo sarà aperto dal 1° marzo 2024 al 31 luglio 2024.
L’istruttoria si articolerà in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
Le Botteghe storiche laziali censite al 30 novembre 2023 sono:
293 a Roma e provincia,
108 a Rieti e provincia,
80 a Viterbo e provincia,
32 a Frosinone e provincia,
71 a Latina e provincia.
Sono 29, invece, i Mercati storici:
17 nella Capitale,
3 a Frosinone e provincia,
9 a Latina.
Per quanto riguarda le Fiere storiche, sono complessivamente 24:
4 a Frosinone e provincia,
16 a Latina e provincia,
4 a Rieti e provincia.
Roma inoltre ha 94 attività di commercio su aree pubbliche di valenza storica, i cosiddetti urtisti.
Il contributo regionale sarà fino al 70% del totale delle spese previste per l’attuazione dei programmi per i Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti e pari al 100% del totale delle spese previste per l’attuazione dei programmi per i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e per quelli in dissesto finanziario.
Il contributo regionale per i Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti è:
Euro 10.000 per mercato storico e per fiera storica
Euro 5.000 per bottega storica
Euro 800 per attività di commercio su aree pubbliche con carattere di storicità.
Il contributo per i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti o in dissesto finanziario è:
Euro 14.285 per mercato storico e fiera storica
Euro 7.150 per bottega storica
Euro 1.150 per attività di commercio su aree pubbliche con carattere di storicità.
Le risorse verranno destinate ai Comuni per misure di agevolazione a favore dei proprietari dei gestori delle attività inseriti nell’elenco regionale, attraverso una o più delle seguenti misure:
L’istituzione di contributi per l’affitto, la locazione e per il restauro e conservazione dei beni immobiliari, di insegne, attrezzature, macchinari, arredi, finiture e decori originali legati alle attività delle botteghe storiche.
La riduzione della misura o l’esenzione dai canoni.
L’applicazione di agevolazioni o di riduzioni dell’aliquota dell’Imposta Municipale propria (IMU).
Il sostegno a interventi di sviluppo, innovazione e miglioramento delle qualità dei servizi.
Il sostegno all’attrattività dei centri urbani e dei luoghi storici del commercio attraverso la valorizzazione delle vie storiche e degli itinerari turistici e commerciali.
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Pagina aggiornata il 12/02/2024