Posizione geografica e clima
Il territorio dove è situato Serrone fu abitato in epoca preromana dagli Ernici che, a difesa della città sacra di Anagni, vi stabilirono un villaggio fortificato in località Lesca, ne rimane testimonianza attraverso due torri (una meno visibile) ed una ben visibile di facile accesso ai visitatori. Il controllo gli rimase sino al 306 a.C. quando passò sotto la dominazione romana. Nel periodo imperiale numerose ville romane sorsero, come testimoniano i resti risalenti al III secolo d.C., rinvenuti in località Grotte. Il primo insediamento sulle falde del Monte Scalambra, su cui si erge Serrone, fu favorito dalla presenza di importanti vie di comunicazione, civili e militari, che collegavano la capitale dell’impero con Trevi nel Lazio, Subiaco e Vallepietra. E così, a partire dal VI secolo, sulle pendici del Monte Scalambra sorse il primo nucleo abitato fortificato. Alla caduta dell’Impero romano d’Occidente avvenuta nel 476 d.C., Serrone passò sotto il controllo di Odoacre e quindi del popolo barbaro degli Eruli fino al 493,quando Teodorico, re degli Ostrogoti, sconfisse Odoacre, e portò Serrone sotto la dominazione Ostrogota sino al 553 Alla morte di Teodorico, avvenuta nel 526 d.C., scoppiò in Italia nel 535 la guerra gotico-bizantina (535-553) d.C. che durò fin quando Belisario, generale dell’imperatore bizantino Giustiniano, riuscì a riconquistare la zona e a riportarla sotto il governo bizantino. La zona quindi passò nell’esarcato (provincia bizantina) della Campania secondo Giorgio Ciprio 580 d.C Nel 568 d.C. l’Italia subì l’invasione di un altro popolo germanico, i Longobardi, che tuttavia non presero il possesso di Serrone, che resto’ sotto il controllo bizantino. Nel 756 d.C. il territorio passò, grazie alle donazioni del re dei Franchi, Carlo Magno, al Papa, costituendo quindi insieme ad altri territori il primo nucleo dello Stato della Chiesa. Nel X secolo il territorio era sotto la giurisdizione dei monaci benedettini di Subiaco. Nel 1348 ci fu un’epidemia di peste nella zona. Nel 1378 il Pontefice Gregorio XI concesse Serrone, come feudo, alla famiglia Conti di Segni. Nel 1427 inizia la signoria della famiglia Colonna che culminerà, nel 1569, con l’istituzione del principato di Paliano, (Ducato di Paliano) comprendente anche Serrone. Il lungo periodo di pace fu interrotto nel 1799 dalla conquista del generale francese Napoleone Bonaparte facendolo rientrare nella Repubblica Romana. Successivamente il paese, insieme a Piglio e Paliano, venne incluso nel distretto di Tivoli. L’unificazione del 1870 portò Serrone a far parte del circondario di Frosinone, provincia di Roma. Dal 28 ottobre 1922 all’8 settembre 1943 (Armistizio di Cassibile) Serrone fu soggetta alla dittatura fascista. Il 2 gennaio 1927 con il regio decreto Serrone passò dalla provincia di Roma alla neocostituita provincia di Frosinone rientrando nel Mandamento di Paliano. Dal 18 giugno 1946 l’Italia, e quindi Serrone, passarono sotto il nuovo Stato della Repubblica Italiana.
In prevalenza è presente il clima continentale, con inverni rigidi e freddi ed estati calde.
Arte e cultura
Eremo di San Michele Arcangelo. L’eremo è poggiato quasi a scivolare su un costone roccioso, a quota 1100 metri s.l.m. È un’ottima area di sosta per chi, seguendo i sentieri, vuole scalare a piedi il monte Scalambra. Dal paese infatti, in due ore, si può arrivare in vetta senza perdersi. Si può visitare l’eremo all’interno, a richiesta, restando sorpresi dalla bellezza di questo luogo che sembra quasi scavato nella roccia. Molto probabilmente furono i frati Benedettini del Monastero di Subiaco ad esigere nel 1100, la chiesetta di San Michele Arcangelo, tutta l’area doveva essere caratterizzata da un?imponente costruzione di cui è rimasto ben poco, solo un piccolo pozzo dell’acqua. L’interno della chiesa, in dura pietra, serviva anche come ricovero per l’eremita. Singolare anche la presenza di quella che la legenda vuole sia l’orma del diavolo, la leggeenda narra infatti che S.Michele Arcangelo sconfisse il diavolo dopo un efferata lotta, proprio sul costone roccioso adicente l’eremo, facendolo cadere dalla rupe. Sull’altare di rozza fattura, troneggia la statua del Santo Michele, con le grandi ali aperte ed il piede sul collo del diavolo; con la mano destra impugna la lancia e con la sinistra una bilancia. Le pareti della chiesa si restringono verso il fondo, così che il vano termina in una sorta di specolnca oscura.
Chiesa di San Pietro Apostolo. Non si conosce l’epoca in cui fu edificata la Chiesa di San Pietro Apostolo questo a causa della mancanza di annali andati perduti dopo una serie di incendi. Solo grazie alla visita pastorale del 1754 si è venuti a conoscenza che già nel 1192 la chiesa era esistente e soggetta al vescovo di Palestrina (sede suburbicaria di Palestrina). La chiesa ha subito un profondo restauro e più volte ricostruita venne infatti ampliata e restaurata proprio dai suoi abitanti nel 1600. L’interno si sviluppa con due piccole navate ed una centrale più grande, un presbiterio rialzato, il coro e una cappella laterale edificata successivamente dal vescovo Monsignore. Aronne e dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Molto grazioso è il pulpito in legno finemente scolpito con piccole colonne scanalate, capitelli ionici rimaneggiati e cornicione spezzato aggettante che rivela caratteristiche neoclassiche; mentre la base e le mense che sostengono le colonne sono di stile barocco. Nella facciata del pulpito sono presenti tre nicchie contenenti piccole statue in legno di tre evangelisti, le nicchie laterali sono vuote a causa del trafugamento delle statue. L’organo del Settecento rimane un pezzo d’arte unico di pregevole fattura. Il pavimento della chiesa ebbe un restauro nel 1926 insieme alla bussola della porta principale. Probabilmente al di sotto del pavimento è presente un cimitero, di ignota datazione, a testimonianza dell’antichissima usanza di sepoltura dei morti dentro l’abitato. La navata centrale della chiesa ospita una grande tela con un dipinto che riveste tutto il soffitto, mentre sulle navate laterali sono stati rinvenuti alcuni affreschi attribuiti alla scuola d’arte di Raffaello appena restaurati. Gli affreschi furono ricoperti di calce per disinfezione le pareti della chiesa durante un’epidemia di peste, permettendo così la loro conservazione fino ai nostri giorni. I murali presenti nella chiesa hanno una grande valenza artistica. Infatti, dopo una attenta e lunga ricerca, è stato possibile individuare il periodo storico di questi affreschi associandole proprio alla scuola d’arte umbra attiva a Roma nel Cinquecento. Osservando attentamente gli affreschi, si può notare una forte somiglianza con Pinturicchio o comunque con i pittori presenti a Roma in quel periodo. Bisogna anche aggiungere che la scuola d’arte umbra, con i suoi maggiori esponenti, era prediletta dai Colonna a cui apparteneva proprio Serrone. Altre ipotesi sulla paternità degli affreschi portano direttamente alla scuola d’arte di Raffaello, Giulio Romano, Giovan Francesco Penni e Sebastiano del Piombo vale a dire tutti pittori che lavoravano alla Farnesina per conto di Papa Leone X Medici, che ospitò ripetutamente la famiglia Colonna nei suoi sontuosi palazzi. Percorrendo la navata sinistra della chiesa si entra nella cappella affreschi più recenti, con monocromo e con una risoluzione dei corpi piatta e poco armoniosa. L’immagine della parete destra della chiesa, anche se estremamente rovinata, rappresenta Erode con la testa di Giovanni Battista in mano e Salomè con il piatto protratto in avanti che volta la testa dall’altra parte per non vedere. Nella stessa parete un’altra delle pitture murali raffigura un Mandato: in primo piano un Papa che poggia un cappello sulla testa di un cavaliere, o Ministro della Chiesa, per affidargli un importante incarico. Sulla parete opposta, meglio conservata, si scorge la figura probabilmente di Luigi Gonzaga intento nel dare il sacramento della Comunione ad un Santo cavaliere con l’aureola dorata. La scena si svolge all’interno di una chiesa che somiglia molto alla chiesa di San Pietro a Serrone, c’è infatti un altare con sopra un candelabro dorati e un crocifisso al centro. Nell’ultimo degli affreschi, sempre sulla sinistra, è dipinta l’apparizione dell’angelo a San Pietro: scene della vita del Santo sono ricorrenti nelle pitture di questa chiesa come nella parete destra dell’abside dove è rappresentata la consegna delle chiavi a San Pietro. Di enorme importanza è la pala dell’altare maggiore dove risalta l’immagine di San Michele Arcangelo, patrono di Serrone. La tela, di pregevole fattura e di autore ignoto, risale alla metà del Seicento ed è una copia ben riprodotta del San Michele Arcangelo di Guido Reni del (1635). È sufficiente paragonare le due télé per notare che i dipinti sono uguali nelle vesti, nelle proporzioni, nella gestualità; mentre solo il volto diverso, ma per scelta dell’artista che vuole caratterizzare e rendere autonoma la sua opera rispetto a quella di Guido Reni. Dopo un consulto con il critico d’arte americano D.S. Peppe si è giunti all’ipotesi che il quadro sia della scuola romana dei Carlo Maratta e che risalga agli anni che vanno dal 1660 al 1680. Le ricerche condotte nel campo dell’arte tendono ad attribuire la paternità di questo dipinto a Pierre Dulauvier (o Laurier) detto anche Pietro Lauri di Guido, che faceva parte della bottega di Guido Reni. Al di sopra di questa pala c’è un’altra tela raffigurante San Pietro Apostolo, anch’essa di buona fattura. La cornice in stucco che contorna queste due tele è secentesca. Il cardinale Dario Castrillon Hoyos, cittadino onorario di Serrone alla sua morte avvenuta il 18 Maggio 2018 ha donato alla Chiesa uno splendido ed imponente crocifisso ligneo del 500, il suo altarre personale, posto al di sotto di esso ed altri cimeli, che hanno costituito la base per un piccolo museo permanente.
Chiostro benedettino di San Michele Arcangelo. Il chiostro benedettino di “San Michele Arcangelo” risale al 600. Si narra sia stato fondato da San Benedetto in persona ritiratosi in contemplazione sotto il costone roccioso che lo sovrasta in compagnia di tre corvi che gli avevano indicato il cammino. L’eremo fu restaurato nel 1758. Ancora oggi è visibile nella roccia l’impronta, che secondo la leggenda, apparterrebbe al santo. Successivamente fu dedicata al santo patrono di S. Michele Arcangelo.
Chiesa di San Quirico. La chiesa di San Quirico, risale al 1600 e venne eretta per i frati zoccolanti o francescani. Nel marzo del 1650, nella chiesa accadde un grave fatto circondato da un alone di mistero poiché nessun documento chiarisce cosa avvenne. È noto solo che fu interdetto e sconsacrata e solo successivamente fu benedetta. La chiesa è semplice, ma caratteristica, ed è uno dei luoghi da visitare insieme alla piccola frazione stessa, immersa nella campagna.
Chiesa del Sacro Cuore. La chiesa vecchia del Sacro Cuore è del 1788 e venne costruita per la piccola comunità venutasi a formare lungo la sorgente d’acqua di La Forma dove, nel 1859, fu istituita la “Confraternita dell’Addolorata”.
Santuario della Madonna della Pace. Suggestivo è il moderno monumento della regina della Madonna della Pace e l’attigua cappella votiva, che domina la vetta del Monte Scalambra affaciandosi sull’immensa vallata dove è possibile scorgere anche il mare. Il monumento fu voluto dagli ex combattenti della seconda guerra mondiale nel 1976 a ricordo dei caduti di tutte le guerre. Ambedue le opere furono progettate dall’ingenier Aurelio Leone e dal fratello architetto Pietro. La statua della Madonna, in bronzo, è alta 6,12 m e poggia su un piedistallo della stessa altezza.
Oltre alla chiesa parrocchiale sono tutt’ora presenti le chiese di S.Maria delle Grazie e di S. Rocco, questa di epoca medievale; ma per assaporare le preziose testimonianze del mondo medievale è sufficiente passeggiare per gli stretti vicoli, passare sotto i caratteristici archi ed affacciarsi dalle suggestive terrazze, che offrono un incantevole panorama.
Il museo del costume del comune di Serrone si trova nella parte alta della cittadina. In esso sono conservati i costumi teatrali realizzati da Beatrice Minori nel corso della sua attività di sarta della RAI TV e sarta personale di Eduardo de Filippo, oltre che collaboratrice di importanti registi italiani. Beatrice Minori ha voluto donare al suo paese i costumi teatrali di scena, tutti originali e indossati da illustri personaggi dello spettacolo come Eduardo, Vittorio Gassman, Beppe Barra per interpretare personaggi famosi come Masaniello, Filumena Marturano, Notre Dame de Paris. I costumi sono disposti su appositi manichini disposti nelle diverse sale del museo. La mostra colpisce favorevolmente anche per la cura e la maestria con cui sono disposti i costumi, opportunamente commentati, e la qualità dei tessuti. Sembra che si possa toccare con mano la storia del teatro italiano e gli attori che lo rappresentarono. Da Machiavelli a Pirandello, passando per Goldoni e Shakespeare.
Chiesa del Sacro Cuore. La chiesa del Sacro Cuore è del 1788 e venne costruita per la piccola comunità venutasi a formare lungo la sorgente d’acqua de “La Forma” dove, nel 1859, fu instituita la “Confraternita dell’ Addolorata”. Ad oggi la chiesa è stata trasferita nello stabile antistante…
Chiesa di S.Quirico. La chiesa di S.Quirico è il cuore del piccolo borgo, frazione di Serrone, e presenta una tipologia a navata unica con apside circolare e copertura a falde inclinate. Non si hanno notizie certe sulla fondazione della chiesa, ma si ritiene però certa la presenza di un affresco, ora perduto, che confermerebbe la sua esistenza già dal 1300. L’affresco pare essere di ispirazione francescana, furono infatti i Frati Francescani ad erigerla probabilmente nel XII sec. La struttura presente oggi risale al XIII – XIV sec. e questo ce lo dimostra il soffitto a capriate, travi a nudo senza cassettoni, la navata unica e semplice a pareti liscie. Si ritiene possibile l’appartenenza della chiesa ad un complesso maggiore, è probabile infatti che i lcomplesso venisse utilizzato per la sosta ed il ristoro dei viandanti e dei pellegrini diretti a Subiaco. All’inizio del 1600 fu annessa, sul lato est della chiesa, una piccola fabbrica, oggi adibita a sacrestia. Nel 1611 vi si stabilirono i frati “zoccolanti” ai quai fu concesso anche un terreno per conltivarvi una vigna e provvedere al mantenimento della struttura. Venne così annesso, probabilmente, un ulteriore fabbricato per l’abitazione dei frati stessi che tennero la chiesa per una cinquantina di anni, durante i quali si continuò l’antica tradizione di ristoro per viandanti e pellegrini. Da fonti non ufficiali si presume che all’interno della cripta, probabilmente nel periodo coincidente con la peste, ossia verso la metà del XVII sec. il luogo fosse adibito ad ossario.
Eventi
Sagra della Patacca e della Passerina che si svolge l’ultimo week end di luglio
Sagra del Vino Cesanese che si svolge l’ultima settimana di agosto
Festa del patrono San Michele Arcangelo il 29 settembre – Festa di S.Quirico 15 Luglio
Pellegrinaggio al santuario della SS. Trinità a Vallepietra. Palio delle Botti Premio internazionale per la Pace beato Papa Paolo VI ( Santuario Madonna della Pace)
Cucina
Nel comune di Serrone vengono prodotti vini di alto livello riconosciuti sia a livello nazionale che internazionale .
Si segnala, in particolare, il vino CESANESE Docg , eccellente vino rosso ed il biano PASSERINA DEL FRUSINATE Igt.
I prodotti della nostra terra, a chilometri zero, garantiti e controllati: non perdere gli appuntamenti settimanali con i sapori del territorio.
Il mercato
Fraz. La Forma ( Primo Martedì del Mese )
Serrone ( Secondo Martedì del Mese )
Di seguito tutte le Associazioni presenti sul territorio del Comune di Serrone:
Associazione Culturale “Quando il Papa era Re“.
L’associazione nasce con l’intento da promuovere lo sviluppo socio-economico della città e del territorio di Serrone con manifestazioni che fanno memoria del passato, traendo da esso valori e motivazioni per la vita d’oggi.
Associazione “Scalambra Team 360“.
Vivere la montagna in modo sportivo? Qui a SERRONE si può con l’a.s.d. SCALAMBRA TEAM 360 , esperienze immersi nella natura e cicloescursioni guidate con guida CSEN.
Vieni a provare il volo tandem in parapendio , una discesa mozzafiato in bici da downhill e scopri i sentieri da trekking.
Presidente: Francesco Zirottu.
Info al n. 3887452154 FRANCESCO.
Associazione “Pro Loco di Serrone“.
Il giorno 24 aprile 2019 l’assemblea dell’Associazione Pro Loco di Serrone,ha eletto il nuovo direttivo che gestirà, per i prossimi tre anni, le iniziative e gli eventi organizzati dall’Associazione.L’ intenzione è quella di partire dal significato latino “Pro Loco” ovvero “a favore del luogo”: promozione e valorizzazione del proprio territorio e del proprio paese.Le finalità e gli obiettivi saranno:- tutela e promozione turistica del territorio e delle sue caratteristiche culturali.- attività di informazione e sensibilizzazione per lo sviluppo del fenomeno economico-turistico.- attività di scambio sociale e culturale.- promozione e organizzazione di iniziative per la conoscenza e la valorizzazione paesaggistica, urbanistica e ambientale.- accoglienza turistica.- salvaguardia del patrimonio storico-artistico in collaborazione con il Comune e altri tipi di Enti ed Associazioni.Il direttivo della Pro loco,è animato dal desiderio di poter servire al meglio il paese, è aperto ad ogni forma di collaborazione e a tutti i suggerimenti che cittadini, aziende, altre associazioni ed enti vorranno fornire,contribuendo alla crescita culturale, sociale ed economica del Paese.
PRESIDENTE: Danilo Orzilli
VICE PRESIDENTE: Fabio Lolli
SEGRETARIO: Lucilla Villa
TESORIERE: Maurizio Caldaro
CONSIGLIERE: Alberto Lucidi
CONSIGLIERE:Loreto Rocci
CONSIGLIERE: Sara Scarfagna
Eremo di San Michele Arcangelo
Eremo di San Michele Arcangelo. L’eremo è poggiato quasi a scivolare su un costone roccioso, a quota 1100 metri s.l.m. È un’ottima area di sosta per chi, seguendo i sentieri, vuole scalare a piedi il monte Scalambra. Dal paese infatti, in due ore, si può arrivare in vetta senza perdersi. Si può visitare l’eremo all’interno, a richiesta, restando sorpresi dalla bellezza di questo luogo che sembra quasi scavato nella roccia.
Dettagli
Pagina aggiornata il 15/09/2023